Trek-Segafredo, Giulio Ciccone pronto alla stagione del riscatto: “Sento il dovere e il bisogno di ottenere risultati per me e per il team”
Giulio Ciccone è in cerca di riscatto. Il 2022 non sarà una stagione qualsiasi per il corridore abruzzese che, nelle ultime due stagioni, ha dovuto raffrontarsi con cadute e infortuni che ne hanno minato la condizione e, di conseguenza, le prestazioni. A pochi giorni dal suo debutto – avverrà il 2 febbraio alla Volta a la Comunitat Valenciana – il corridore della Trek – Segafredo non vede l’ora di ripagare la fiducia che la squadra ha sempre riposto in lui. Il calendario è ricco di appuntamenti importanti: Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi ma soprattutto Giro d’Italia e Tour de France. Sembra ieri ma sono passati quasi tre anni da quando trionfò sotto il diluvio a Ponte di Legno e due mesi dopo indossò la Maglia Gialla a la Planche des Belles Filles.
“Ho un anno importante davanti a me e voglio competere con la massima dedizione – spiega l’abruzzese, a pochi giorni dall’esordio di una stagione che sarà per lui molto importante – Questo è il mio unico pensiero. Un bel calendario mio attende con la combo Giro-Tour che mi entusiasma molto. Tutte le mie energie, sia fisiche che mentali, sono orientate esclusivamente alle gare”.
Dopo due anni non proprio al meglio, per il classe ’94 , è arrivato il momento di ripagare la propria squadra: “Questa stagione porta differenti aspettative. Sento il dovere e il bisogno di ottenere risultati per me e per il team che ha sempre creduto in me. Nel passato i miei debutti erano accompagnati da domande e conversazioni riguardo al mio potenziale e al mio talento, a quanto potessi crescere. Con il rispetto per tutti, non ne voglio più parlare” chiarisce il ventisettenne.
Oltre ai consueti GT, il 2022 lo vedrà al via delle classiche che ne caratterizzano la prima parte: “Ci sono gare che mi intrigano molto, come la Freccia e la Liegi. Competizioni in cui voglio essere in grado di misurarmi con i più forti come la Tirreno – Adriatico e la Volta Catalunya ma prima un inizio impegnativo alla Volta a la Comunitat Valenciana, al Tour de la Provence e al Trofeo Laigueglia. In questo percorso verso il Giro e il Tour sono sicuro che ci saranno giorni in cui avrò le sensazioni migliori. Questi saranno i momenti da sfruttare al meglio per lasciare il segno”.
Le parole dello scalatore poi virano verso la sfida Giro-Tour in cui traspare già un’eccellente programmazione mentale: “Il Giro è la gara che viene prima e i miei sforzi sono concentrati su quello. Non mi riferisco solo all’allenamento. Ci sono energie mentali che devono essere preservate. Se inizio a pensare a entrambe le corse non sarò in grado di lavorare con serenità. Dopo il Giro tirerò una riga e mi concentrerò sul Tour. Non è una questione di preferenze o priorità, ma solamente di pianificazione per essere in grado di correre entrambe le gare al meglio”.
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